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Politica
Toti arrestato per corruzione, Salvini: "Anche io rischio la galera"
Matteo Salvini

Maxi inchiesta in Liguria per corruzione, Salvini: "Anche io rischio la galera"

"Non mi basta l'iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile": così il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle case Aler di via Salomone a Milano, ha commentato l'arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari con l'accusa di corruzione. "Per me - ha sottolineato il leader della Lega - ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria a Bari, a Torino, a Genova e ovunque. E, quindi, non commento. Mi spiace, però io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi". "Si è innocenti - ha ribadito Salvini - fino a prova contraria. E questo vale per tutti, per i politici, i giornalisti, gli infermieri". 

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Corruzione, Lollobrigida: "Auspichiamo che Toti possa dimostrare la sua estraneità"

"Ho visto che queste lunghe indagini, credo d'aver capito tre anni, si concludono a 20 giorni dal voto con importanti arresti: abbiamo fiducia nella magistratura, auspichiamo che il presidente Giovanni Toti possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma ovviamente possiamo solo guardare a quello che accade e cercare di comprendere le ragioni che hanno portato a questa situazione". Lo ha dichiarato Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare. 

Inchiesta in Liguria, Tajani: "Toti? Io sono garantista" 

"Sono garantista, per me una persona è colpevole soltanto quando è condannata in terzo grado di giudizio. Lo sono per le persone di area del centrodestra che possono essere coinvolte come per quelle di area del centrosinistra". È la risposta che ha dato ai giornalisti, a Gorizia, il ministro degli Esteri e leader di Fi Antonio Tajani, sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente della Liguria, Toti. "Sono convinto che Toti farà di tutto per dimostrare la propria innocenza, l'estraneità alle accuse che lo riguardano. Voglio essere ottimista e fiducioso per lui". 

Inchiesta in Liguria, Mulè: "Con Toti forti frizioni ma io garantista"

"L’onore e l’orgoglio di chi si definisce garantista risiede nella coerenza da adottare nei confronti di chiunque - e di qualsiasi parte politica - finisca sotto indagine. Vale quindi e ovviamente anche per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, con il quale i miei rapporti politici sono stati contrassegnati anche da forti frizioni". Così il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé, di Forza Italia. "Io auguro a Giovanni di dimostrare la sua innocenza nella speranza che ciò avvenga velocemente. Certamente la tempistica tra le richieste della Procura, datata 27 dicembre 2023, e la decisione del giudice arrivata solo adesso fa riflettere - aggiunge -. Ma tutto ciò, così come l’impianto accusatorio, è bene che trovi il giusto contrappeso nelle argomentazioni della difesa e nelle successive decisioni che adotteranno i giudici".

Toti arrestato per corruzione, Lupi: "Fiducia nella magistratura". Sala: "Difficile commentare" 

"Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo garantisti, sempre: siamo certi che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saprà dimostrare la sua innocenza". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.  E' difficile commentare anzi direi che non si puo'. Io Toti lo conosco bene e l'ho visto anche di recente in Liguria, con lui ho anche un rapporto personale quindi al di la' di questo come si fa a commentare una cosa del genere?". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della tappa lombarda degli Innovation Days organizzato da Il Sole 24 Ore in corso a Milano, in merito all'arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con l'accusa di corruzione.


Inchiesta Genova: PD, "Elezioni subito"


"Quanto emerso dalle indagini dell'inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura fara' il suo corso rispetto alle singole responsabilita' penali, oggi pero' si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni". Lo dichiara il PD genovese e ligure in una nota. "In questi anni - si legge in una nota- il Partito Democratico a tutti i livelli ha denunciato i danni e le conseguenze che questa gestione della politica ha causato alla sanita', al lavoro, alle infrastrutture, ai servizi sociali. Certe politiche clientelari hanno minato un'economia basilare per la Liguria - prosegue la nota - Quanto emerge evidenzia come porto, supermercati siano stati trasformati in centri di pratiche e comportamenti torbidi, l'altra faccia di campagne di comunicazione di una feroce arroganza politica. Difficile oggi non pensare che dal disastro della sanita' ligure a quello della scuola siano frutto di un disegno che voleva consegnare la Liguria a singoli segmenti del mercato e del profitto. Lo abbiamo ripetuto tante volte passando per il fronte del no, ma che era solo il fronte del fare le scelte giuste, coinvolgendo i cittadini e favorendo la partecipazione. Lontano da quelle logiche commissariali con la messa all'angolo costante dell'opposizione e della democrazia". Il PD osserva che "la poca distanza dalle scadenze elettorali sollecita una mobilitazione civica: in nome della moralita' della politica e di un'idea di Liguria diversa. La giustizia fara' il suo corso. Ora, pero', serve un cambio di passo. La Liguria ha bisogno di guardare al futuro e avviare un processo di rigenerazione".

Conte (M5S): "Fatti gravi: Toti ne tragga le conseguenze" 

“L’inchiesta è appena uscita, ci sono fatti precisi e gravi accuse”, il presidente Toti “ne tragga le conseguenze per tenere le istituzioni al riparo”. Così Giuseppe Conte, a margine degli Stati generali dei commercialisti, a chi gli chiede se Giovanni Toti dovrebbe dimettersi.

Antoci (M5S): "Arresto Toti ennesimo colpo alla credibilità delle istituzioni" 

''L'intreccio tra politica e malaffare sembra rinnovarsi ancora una volta in Italia, dopo gli scandali che si sono consumati a Bari, Torino, Palermo, Catania. L'arresto del presidente della Liguria Giovanni TOTI, con l'accusa di corruzione ambientale, corruzione per atti contrari a doveri d'ufficio e promesse elettorali, è l'ennesimo colpo alle istituzioni e ai cittadini. L'ipotesi di reato è sconcertante, stando a quanto emerge stamani". Così Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione ''isole'' alle Europee. "Non si può restare impassibile innanzi all'ennesimo scandalo che si consuma in Italia - aggiunge - La questione morale deve essere rilanciata con forza e urgenza. Il 'Patto per la legalità' proposto da Giuseppe Conte deve diventare una buona pratica da adottare senza esitazioni''. 

Liguria, i rappresentanti del M5s nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato: "Sta uscendo una nuova Tangentopoli" 

"Dall'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e altre persone con incarichi di rilievo, emerge il sospetto di un impressionante quadro corruttivo e di malaffare diffuso che coinvolge la politica, i vertici delle amministrazioni pubbliche e l'imprenditoria. È l'ennesimo capitolo di una nuova Tangentopoli che sta esplodendo nel 2024 in tutto il nostro Paese. Quasi ogni settimana arrivano notizie di inchieste dai contenuti sempre inquietanti, numerosi casi di voto di scambio politico-mafioso e in generale un diabolico intreccio tra potere pubblico e interessi personali, particolari e spesso criminali. In questo quadro l'azione del governo è ostinatamente indirizzata ad indebolire e delegittimare tutti i baluardi che operano per il controllo della legalità, per il rispetto delle regole e per l'accertamento delle malefatte. Serve un cambiamento radicale nelle regole che disciplinano la gestione della cosa pubblica, il patto per la legalità proposto in Puglia dal Movimento 5 Stelle dovrebbe essere applicato ovunque nel Paese". Lo affermano i rappresentanti del M5s nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D'Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato.

 






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